Con la Migrantes prende riconoscimento e nuova configurazione una realtà che già esisteva e operava nella Chiesa italiana dai primi del ′900, ai tempi di S. Pio X. Una struttura all′inizio fragile che divenne, nella metà del secolo scorso, dopo il conflitto mondiale, una presenza attiva e sistematica su tutto il territorio nazionale. Nel 1946 la Santa Sede promuoveva il Comitato nazionale cattolico per l′emigrazione, trasformato l′anno successivo in Giunta cattolica italiana per l′emigrazione.
Ristrutturata dal 1951 al 1956, aveva il compito di promuovere il collegamento tra gli enti e le associazioni attive nel settore dell′emigrazione italiana. Dato che la Giunta operava sul piano socio-assistenziale, anche se con forte connotazione religiosa, ma non propriamente sul piano pastorale, nel 1953, a seguito della Costituzione apostolica di Pio XII Exsul Familia del 1952, la Santa Sede istituì la Direzione nazionale delle Opere di emigrazione con un compito più strettamente pastorale (seguire le MCI all′estero e organizzare, a cadenza annuale, la Giornata Nazionale delle Migrazioni). Nel 1965 viene istituita la Commissione Ecclesiale per le Migrazioni e il suo "organismo esecutivo", l′Ufficio Centrale per l′Emigrazione Italiana (Ucei).
La competenza dell′Ufficio veniva estesa ad ogni forma di migrazione pur mantenendo l′autonomia degli organismi esistenti, Apostolato del Mare e Oasni (Opera Assistenza Spirituale Nomadi in Italia) + spettacolo viaggiante. Nel 1987 la Chiesa italiana fa confluire la cura pastorale per tutte le persone in mobilità umana, compreso l′allora recente fenomeno dell′immigrazione, sotto un unico organismo, la FONDAZIONE MIGRANTES. " datashort="Viene eretta, con decreto dell′allora Presidente della CEI, il 16 ottobre 1987 per "meglio esprimere le responsabilità proprie delle Chiese che sono in Italia in ordine al fenomeno della migrazione.
Con la Migrantes prende riconoscimento e nuova configurazione una realtà che già esisteva e operava nella Chiesa italiana dai primi del ′900, ai tempi di S. Pio X. Una struttura all′inizio fragile che divenne, nella metà del secolo scorso, dopo il conflitto mondiale, una presenza attiva e sistematica su tutto il territorio nazionale. Nel 1946 la Santa Sede promuoveva il Comitato nazionale cattolico per l′emigrazione, trasformato l′anno successivo in Giunta cattolica italiana per l′emigrazione.
Ristrutturata dal 1951 al 1956, aveva il compito di promuovere il collegamento tra gli enti e le associazioni attive nel settore dell′emigrazione italiana. Dato che la Giunta operava sul piano socio-assistenziale, anche se con forte connotazione religiosa, ma non propriamente sul piano pastorale, nel 1953, a seguito della Costituzione apostolica di Pio XII Exsul Familia del 1952, la Santa Sede istituì la Direzione nazionale delle Opere di emigrazione con un compito più strettamente pastorale (seguire le MCI all′estero e organizzare, a cadenza annuale, la Giornata Nazionale delle Migrazioni). Nel 1965 viene istituita la Commissione Ecclesiale per le Migrazioni e il suo "organismo esecutivo", l′Ufficio Centrale per l′Emigrazione Italiana (Ucei).
La competenza dell′Ufficio veniva estesa ad ogni forma di migrazione pur mantenendo l′autonomia degli organismi esistenti, Apostolato del Mare e Oasni (Opera Assistenza Spirituale Nomadi in Italia) + spettacolo viaggiante. Nel 1987 la Chiesa italiana fa confluire la cura pastorale per tutte le persone in mobilità umana, compreso l′allora recente fenomeno dell′immigrazione, sotto un unico organismo, la FONDAZIONE MIGRANTES.
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